I gradi sono principalmente un'unità storica. Esistono due modi fisicamente significativi per misurare gli angoli: il ciclo e il radiante. Il ciclo è la lunghezza dell'arco di un cerchio sotteso diviso per la circonferenza del cerchio, e va da zero a uno. Il radiante è semplicemente la stessa lunghezza dell'arco divisa per il raggio del cerchio anziché per la sua circonferenza. Fisici e matematici hanno una spiccata preferenza per i radianti perché i derivati delle funzioni trigonometriche sono sostanzialmente semplificati in radianti, semplificando il modo in cui i computer li calcolano. Queste due quantità sono, ovviamente, correlate da un fattore di $ 2 \ pi $.
Il grado sta solo aumentando il ciclo di 360 perché è un numero che può essere diviso per molti piccoli interi senza produrre una frazione: 2, 3, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 12, ecc. Questo risale a un'epoca in cui i decimali non erano stati inventati ed evitare le frazioni comportava molti vantaggi computazionali.
Quindi, i gradi non sono un'unità di base in alcun senso, né concettualmente né in termini di praticità complessiva in un ambiente moderno.
Allo stesso modo per i byte. Un byte è composto da soli 8 bit. Perché 8? Probabilmente perché è la più piccola potenza di due che può codificare un intero carattere ASCII (codice a 7 bit). Gli informatici hanno un debole per i bit e rendono possibile rilevare facilmente molti casi in cui un file non è testo ASCII senza rendere i file di testo inutilmente grandi. Credo che molto tempo fa molte macchine avessero lunghezze di parole / caratteri diverse, ma il byte a 8 bit divenne uno standard de facto.
Detto questo, il byte è, fondamentalmente, un'unità di informazione e quindi di entropia. Per quanto riguarda le unità, soprattutto in fisica, abbiamo a che fare con sistemi in cui il numero di gradi di libertà è numerabile solo in linea di principio, non in pratica. Sono situazioni come quella in cui hai bisogno di unità come la talpa, in cui sai che è un numero intero ma non hai modo di contarlo effettivamente. Ecco perché deriviamo la nostra unità di entropia come Joule per Kelvin.
Nel contesto dell'entropia dell'informazione, invece, tutto è effettivamente numerabile. Lì, un'unità più naturale per le macchine è, ovviamente, il bit, ma è una questione di convenienza tecnologica, non di qualcosa di fondamentale. Potremmo anche usare il trit per ternario, l'ott per ottale, l'esadecimale per esadecimale, la cifra per decimale, ecc. Notate come questi corrispondono a diversi sistemi di numerazione, dove li caratterizziamo dal numero di simboli nel sistema. In questo modo di pensare, trattare il byte a 8 bit come un'unità equivale a utilizzare un sistema di conteggio in base 256. Non esiste una caratteristica fondamentale della realtà che renda quel sistema numerico più speciale di qualsiasi altro.
Essendo il punto, sia i byte che i gradi non sono unità effettive. Sono più simili alla percentuale o ai prefissi SI (es. Kilo, centi, ecc.), Ma non sono una potenza di 10, e quindi non "metrici". Si potrebbe anche sostenere che un byte è più strettamente correlato al decibel o alla "grandezza" in astronomia, data la presenza di logaritmi nella definizione di quelli e nell'entropia, ma neanche quelli non sono unità di base.